Imposta di bollo su carte di credito e prepagate: come funziona?
L'imposta di bollo su carte di credito e prepagate è una tassa obbligatoria di tipo statale imposta dagli istituti bancari sui propri clienti per conto dello Stato.
Nonostante le miscredenze comuni però, non siamo di fronte a una tassa fissa imposta dal fisco a prescindere su prepagate e carte di credito. Questa viene infatti imposta solamente al raggiungimento di alcuni criteri applicati in base all'importo delle transazioni che interessano la carta in questione.
Secondo l'attuale regime fiscale, nel momento in cui l'estratto conto risulti maggiore di 77,4 euro è infatti prevista e addebitata di conseguenza un'imposta di bollo da versare all'Agenzia delle Entrate.
Imposta di bollo su carte di credito e prepagate: quali sono le condizioni di pagamento?
L'imposta di bollo su carte di credito e prepagate risulta obbligatoria solamente in alcuni casi ed è legata alle politiche degli istituti finanziari con cui si è sottoscritto il contratto per la propria carta.
Come già accennato all'apertura di questo articolo, secondo le leggi statali italiane i contribuenti titolari di un conto corrente interessato da transazioni superiori all'importo di 77,47 euro debbano necessariamente pagare un'imposta di bollo dal valore di 2 euro per ogni movimento. Nel momento in cui invece ci si mantiene al di sotto di questa cifra, non ci sarà alcun bollo da pagare.
Di conseguenza, ogni mese gli istituti di credito che hanno erogato la carta di cui si è in possesso provvederanno ad inviare una ricevuta riepilogativa delle transazioni effettuate su quel conto. Nel caso in cui si superi la soglia sopracitata, l'imposta di bollo sarà presente sulla ricevuta.
Il valore del bollo risulta comunque invariabile a prescindere dal tipo di carta e dall'istituto di credito con cui si hanno rapporti, poiché questa è soggetta a una tassazione di tipo statale che esula dalle condizioni contrattuali.
L'imposta di bollo, come già detto, sarà di soli 2 euro e deve essere calcolata e versata su base mensile. Questo valore è stato fissato dalla Legge n°71 del 2013 e caso in cui l'istituto bancario non dovesse incaricarsi di pagare tale imposta, spetterà al cliente del conto incaricarsene.
Anche se così su due piedi può sembrare una sciocchezza, nell'eventualità in cui si posseggano più carte di credito e conti aperti, a fine anno ci si può trovare con cifre anche abbastanza considerevoli sottratte dai diversi conti.
Come viene addebitata l'imposta di bollo su carta di credito?
Se una volta entrati in possesso di una carta di credito et similia, è importante prestare attenzione riguardo la tassa imposta ai propri clienti una volta superata la soglia dei 77,47 euro. Può capitare infatti che la banca per errore provveda ad addebitare più di una volta 2 euro al mese come imposta di bollo, facendoci pagare più volte erroneamente o quando non c'è bisogno di pagarla poiché non si è superata la soglia massima.
Altri invece tendono ad addebitare l'imposto di bollo ogni tre mesi, mentre altri ancora hanno impostato direttamente una spesa complessiva annuale pari a 24 euro, quindi 2 euro moltiplicati per 12 mesi
Come viene addebitata l'imposta di bollo su carte prepagate?
Ad oggi sono sempre di più gli italiani che hanno deciso di passare alle carte prepagate, soprattutto in virtù del fatto che queste hanno di fatto superato carte conto e schede annesse.
Tendenzialmente, per le prepagate non è prevista alcuna tassa, tranne nel caso di alcune notevoli eccezioni come ad esempio con Postepay Evolution, il quale richiede a sua volta il pagamento dell'imposta di bollo sul proprio bilancio. Di fondo comunque l'applicazione di questa tassa è tendenzialmente differente da quella delle carte di credito.
Per quanto riguarda costi, spese e servizi veri e propri offerti al cliente , ricordiamo che ad oggi esistono carte prepagate con Iban chiamate carte conto. Su di esse è possibile effettuare bonifici, prelevare soli allo sportello o acquistare sui migliori e-store italiani.
L'imposta di bollo può essere decisa e riscattata in diversi modi, ma in linea di massima a prescindere del possesso o meno di un iban annesso alla carta, la maggior parte degli istituti di credito fanno pagare un unico bollo a fine anno,